Salve a tutti,
il mio quesito sembrerà insolito e banale, ma in realtà credo che in molti potrebbero avere parecchi dubbi come me su questo problema di configurazione nella misura del segnale in modalità NRSE. Mi spiego meglio: sto usando la scheda multifunzione della serie M PXI-6284, che prevede l'uso del pin AISENSE per fare una misura NRSE: il problema sta proprio qui! Premetto di aver letto tutti i manuali che finora sono riuscito a trovare sul sito della NI riguardanti la spiegazione sull'uso del pin AISENSE, senza trovare risposte soddisfacenti.
Se, ad esempio, volessi acquisire due segnali di tensione diversi in modalità NRSE, ho capito che è possibile farlo ed anche con una discreta accuratezza. Ma il principio di funzionamento mi è alquanto incomprensibile e mi fa sorgere il dubbio che la misura non sarà così accurata, perché collegando i miei segnali di tensione con il terminale positivo all'AI(+) e terminale negativo all'AISENSE, il segnale in uscita rispetto a quale massa viene valutato? (credo di aver capito rispetto alla massa del dispositivo o dell'amplificatore per strumentazione). Poi ho capito anche che la differenza di tensione tra il segnale in uscita dall'amplificatore e la tensione applicata all'ingresso dell'amplificatore (il mio segnale utile) genera un'ulteriore differenza di potenziale, meglio nota come tensione di modo comune che viene usata in questa configurazione come tensione di riferimento per il segnale in ingresso. Bene!? Nelle spiegazioni date nei manuali si dice che il segnale riferito all'AISENSE è fluttuante...ma se esso è riferito ad una massa propria, come fa ad essere fluttuante? Se per connettere più segnali la massa deve essere la stessa per quanto riguarda i segnali in ingresso, come è possibile avere una stessa massa se in realtà a fare da massa è il valore dato dalla tensione di modo comune?
Se ho capito male qualcosa fatemelo notare perché questo è lo scopo del mio post 🙂
Grazie
Francesco
